Inaugurato Il Sentiero della Fratellanza Sgorigrad-Stava
Il 1° maggio 2006 nel quarantennale della catastrofe di Sgorigrad. Sancito il legame fra due comunità colpite da uguale sciagura
di Corrado Zanetti
Sgurigrad, Bulgaria, 1 maggio 1966. Stava-Tesero, Italia, 19 luglio 1985. Due paesi di montagna, due sciagure identiche, due date che a quarant’anni di distanza hanno riannodato il filo della memoria, recuperando, nel segno della fratellanza tra due comunità che hanno subito i più gravi disastri al mondo dovuti al crollo di discariche minerarie, una verità perduta e che era stata sepolta prima dal fango e poi dalla ragion di stato. Quella che ha tenuto nascosta al mondo intero la catastrofe del piccolo paese di Sgorigrad e della vicina città di Vratza, nel nord della Bulgaria, investite il primo maggio 1966 da una colata di fango di 220 mila metri cubi sprigionata dal crollo del bacino di decantazione a servizio della miniera di zinco e piombo Mir-Placalnizza. Sotto il fango, così come accadde diciannove anni dopo a Stava, morirono centinaia di persone, per lo più donne, anziani e bambini.
Un disastro che mostra impressionanti analogie con quanto accadde il 19 luglio 1985 a Tesero a seguito del crollo dei bacini della miniera di Prestavèl e che è riemerso in questi giorni, divenendo finalmente di dominio pubblico in Bulgaria, grazie alla Fondazione Stava 1985 e al Comune di Tesero che, con il sostegno dell’Assessorato alla solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento, hanno sollevato il velo su quella tragedia dimenticata, ricostruendone la dinamica, rintracciato testimoni diretti ed attivato in collaborazione con le attuali autorità amministrative bulgare del piccolo paese di Sgorigrad, ad iniziare dal suo coraggioso sindaco Nikolai Iliev, una serie di iniziative congiunte per risarcire anche le vittime di Vratza e Sgurigrad almeno del diritto ad essere ricordate.
Ora, i morti di quella catastrofe, “esistono” ufficialmente ed a loro, sui monti che sovrastano quei luoghi e così simili ai monti e ai boschi che circondano Tesero (conosciuti dai free climbing di tutta Europa come le “Dolomiti della Bulgaria”), è dedicato il “Sentiero della Fratellanza Stava-Sgurigrad”, inaugurato il 1° maggio 2006, alla presenza di una delegazione di Tesero composta da Graziano Lucchi, presidente della Fondazione Stava 1985, dal sindaco di Tesero Gianni Delladio, dall’assessore comunale di Tesero Walter Deflorian e dal regolano di Tesero Marco Fanton.
La visita della delegazione di Tesero, che si era già recata una prima volta in Bulgaria nel novembre 2004, segue quella, avvenuta a Tesero in occasione del ventesimo anniversario della sciagura di Stava, del sindaco di Sgorigrad. Con il sostegno del Comune di Tesero e della Fondazione Stava 1985, Nikolai Iliev e un gruppo di volontari del paese hanno realizzato il sentiero e costruito, sulla sommità della montagna, una casetta alpina che riporta una targa “in segno di fratellanza fra i superstiti della val di Stava e la gente di Sgorigrad colpita da identica sciagura” ed un pannello con le fotografie delle due immani tragedie ed un testo in italiano, bulgaro e inglese. L’inaugurazione del Sentiero della Fratellanza e della casetta alpina, assieme ad una toccante cerimonia di commemorazione in ricordo delle vittime, la prima dopo quarant’anni, sono state seguite dalle emittenti televisive locali e nazionali e dalla stampa. Uno squarcio di verità che unisce due vicende in un vincolo di solidarietà, amicizia e progetti comuni per il futuro che ora non potrà più essere spezzato.