Gli anniversari
– Ultimo aggiornamento 17 marzo 2024 –
Il 19 luglio di ogni anno è per Tesero e Stava il giorno della memoria.
Gli eventi e celebrazioni nel 38° anniversario della catastrofe della Val di Stava hanno abbracciato anche le ricorrenze dei 100 anni dal disastro del Gleno del 1° dicembre 1923 e dei 60 anni dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963.
La mostra “Vajont e Gleno, per non dimenticare…” presso la sala ex Cassa Rurale a Tesero e la mostra “Stava 1985 – Il percorso didattico” presso l’auditorium del museo sul Vajont a Longarone hanno consolidato la vicinanza fra le comunità colpite da analoghi disastri nell’ultimo secolo. La Sala Bavarese presso il teatro di Tesero è stata sede del concerto dedicato alle Vittime del Gleno, del Vajont e della Val di Stava proposto dall’Orchestra da camera della Scuola Musicale “Il Pentagramma” di Fiemme e Fassa diretta dal maestro Ivan Marini. Martedì 18 luglio, la Via Crucis, e mercoledì 19 luglio la Messa di suffragio hanno concluso le celebrazioni.
Gli eventi e celebrazioni nella 37a ricorrenza della catastrofe della Val di Stava del 2022, dopo i due anni condizionati dall’emergenza sanitaria, hanno composto un articolato programma che, limitandosi al giorno dell’anniversario, ha preso il via già nella prima settimana di luglio per concludersi con un convegno ad inizio ottobre. La comunità toscana di Santa Fiora, con l’omonimo coro dei minatori ha offerto venerdì 8 luglio, al teatro di Tesero, un concerto originale e trascinante che racconta in canti e monologhi la vita grama e faticosa ma anche solidale e gioiosa del minatore. Giovedì 14 luglio la Biblioteca Comunale di Tesero ha presentato “I PAESAGGI MINERARI DEL TRENTINO. Storia e trasformazioni” edito dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e curato da Alessandro De Bertolini ed Emanuela Schir. Gli interventi di Lara Casagrande, direttrice dell’Ecomuseo dell’Argentario e Paolo Ferretti, geologo del MUSE si sono alternati a spezzoni del documentario “Le vie di Stava” della serie “Le vie della pietra” programmata sul canale tematico History Lab per descrivere un libro dove anche “Il caso di Stgava” è presentato in uno dei contributi. La Sala Bavarese presso il teatro di Tesero è stata sede anche del concerto dedicato alle Vittime della Val di Stava proposto domenica 17 luglio da “ARIARTE ENSEMBLE” e promosso in collaborazione con l’Associazione “Giuliano per l’organo”. Le consuete celebrazioni della via Crucis e della S.Messa di suffragio in memoria delle Vittime sono state seguite, presso il Centro Stava 1985, da un momento di esposizione del recupero del “Sentiero Stava 1985” sul monte Prestavél, danneggiato dalla tempesta del 2018 e ora rinnovato nel tracciato ed in alcuni dei punti informativi. Il programma di eventi si è concluso in ottobre con il convegno “SCARTI MINERARI: DA RIFIUTO A RISORSA”. Fondazione Stava 1985, ISPRA Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, GEAM Associazione Georisorse e Ambiente, ANIM Associazione Nazionale Ingegneri Minerari e AGI Associazione Geotecnica Italiana ne sono stati organizzatori per affrontare gli aspetti economici, normativi, tecnici e scientifici relativi alle discariche di miniera, lanciando la sfida di un cambio di paradigma degli “scarti di miniera da rifiuto a risorsa”.
Ancora condizionato dall’emergenza sanitaria, il programma delle celebrazioni nel luglio 2021 ha comunque riproposto la Via Crucis della vigila che si è aggiunta, come da tradizione, alla Santa Messa in suffragio delle Vittime, celebrata lunedì 19 luglio sul cimitero monumentale. Nella stessa serata di lunedì 19 luglio è avvenuta l’inaugurazione, presso il Centro Stava 1985 a Stava, della mostra “Dove Stava una valle”. La mostra, allestita per la prima volta nell’autunno del 1985 per iniziativa della Scuola Media di Tesero che aveva perduto non pochi alunni nel disastro di Stava, è frutto di una ricerca degli insegnanti e degli alunni della Scuola che ha portato, per quanto è stato possibile, alla ricostruzione della storia della valle di Stava attraverso le attività che in essa si svolgevano e ha permesso di recuperare alla memoria quanto è stato tolto agli occhi. Nella sua nuova veste grafica, arricchita da contenuti anche in tedesco, inglese e francese, la mostra è visitabile negli orari di apertura del Centro Stava 1985.
Nel rispetto delle norme emanate al fine di contenere il rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2, l’unico momento per celebrare il trentacinquesimo anniversario della catastrofe è stata la Santa Messa in suffragio delle Vittime che è stata presieduta sul cimitero monumentale dall’Arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi. Il rito religioso è stato trasmesso in diretta televisiva e streaming alle ore 10 del 19 luglio 2020 per permettere a chiunque di seguire l’evento anche senza essere fisicamente presente sul cimitero.
Il 34° anniversario della catastrofe di Stava è stato occasione per consolidare e dare nuovi contenuti al gemellaggio fra i Comuni di Tesero e Samassi (provincia del Medio Campidano, Sardegna), nato sulla base della memoria condivisa relativa ai tragici fatti della catastrofe della Val di Stava del 19 luglio 1985 (in cui la comunità sarda perse 4 suoi giovani cittadini, ragazzi impiegati in uno dei tre alberghi di Stava per la stagione turistica). La Banda “Stanislao Silesu” di Samassi ha infatti partecipato alle cerimonie dell’anniversario ed ha presentato il Concerto la sera di sabato 20 luglio 2019 presso il Teatro Comunale di Tesero.
La presenza alla celebrazione del 19 luglio 2018 di Mons. Giuseppe Andrich, Vescovo Emerito di Belluno e Feltre che per anni ha celebrato la S.Messa per le Vittime del Vajont nel cimitero di Fortogna, testimonia ancora una volta la vicinanza fra le comunità della val di Stava e del Vajont. Il programma del 33° anniversario ha visto anche il concerto del Ludus Quartet nella chiesa di S.Eliseo.
Il 32° anniversario, nel 2017 ripropone la cerimonia serale direttamente presso il cimitero monumentale di S.Leonardo. Il concerto dell’ Emsemble Canticum Novum di Moena, molto apprezzato, raccoglie nella chiesa parrocchiale di S.Eliseo un folto pubblico
In forma più raccolta l’anniversario del 2016 è occasione per la benedizione del cimitero monumentale, rinnovato da recenti lavoro di rifacimento e per un delicato concerto in memoria delle vittime, in particolare i bambini che hanno perso la vita a Stava.
Il programma del 30° anniversario è stato in assoluto il più fitto di contenuti. Con il motto “Dal 19 luglio 1985 – conoscenza e consapevolezza per un domani più sicuro” numerosi appuntamenti divulgativi, culturali e scientifici distribuiti nel corso del 2015, hanno approfondito le tematiche di difesa del territorio, di responsabilità individuale e d’impresa, di gestione e dismissione di discariche minerarie attive o abbandonate. Le esposizioni del percorso didattico a Trento, Strasburgo e Roma unitamente ai convegni di Cavalese e Stava sono stati alcuni fra i principali eventi che hanno caratterizzato questa edizione.
Tre distinti momenti commemorativi per onorare la memoria delle Vittime di altri quattro disastri causati tutti, come il disastro di Stava, dall’incuria e dalla colpa dell’uomo sono stati il cuore dell’anniversario del 2014.
Presso la chiesetta della “Palanca” a Stava, si è tenuta una breve cerimonia per deporre un mazzo di fiori davanti al monumento dono delle popolazioni del Vajont.
Sul punto panoramico lungo il sentiero della Memoria sul Monte Prestavèl è avvenuta la scopertura di un pannello informativo su cause e responsabilità dei due disastri della funivia del Cermis.
Presso il Teatro Comunale di Tesero il monologo di Emanuele Turelli “Gleno, 1 dicembre 1923” ha concluso il programma.
Nel 2013 le celebrazione sono state dedicate al Beato Karol Jòzef Wojtyla nel 25° anniversario della sua visita a Tesero e a Stava.
I consueti riti religiosi sono stati accompagnati da ulteriori due appuntamenti espressamente legati alla figura di Papa Giovanni Paolo II.
Mercoledì 17 luglio presso la chiesa di S.Leonardo una S. Messa ha ricordato la preghiera che il Papa fece sostando a lungo davanti all’altare il 17 luglio 1988. Venerdì 19 luglio al Teatro Comunale di Tesero il concerto dell’Orchestra sinfonica del Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano e la proiezione di brani del filmato “Un Papa in ginocchio” della Sede Rai di Trento sono stati i momenti conclusivi delle celebrazioni.
Nel 2012 la piazza di Stava antistante al Centro di documentazione è stata intitolata “piazza Sgorigrad” in ricordo della catastrofe del 1° maggio 1966 a Sgorigrad in Bulgaria e per sottolineare la fratellanza fra la comunità di Tesero/Stava e la comunità di Vratza/Sgorigrad che già ha intitolato “piazza Tesero” la piazza di Sgorigrad.
Alla cerimonia per scoprire la targa hanno presenziato fra gli altri i sindaci di Vratza, ing. Nikolay Ivanov, e di Sgorigrad, Asen Petrov.
Le consuete iniziative della vigilia sono state completate dal Concerto racconto “L’acqua de Le Rü” per iniziativa della Banda Sociale “Erminio Deflorian” in collaborazione con la Filodrammatica Lucio Deflorian di Tesero e con una serata dedicata a Stava su History Lab il canale televisivo tematico della Fondazione Museo Storico del Trentino.
Nel 2011 l’anniversario è stato dedicato alle vittime del disastro di Kolontár in Ungheria, l’ultimo disastro in ordine di tempo dovuto al crollo di un bacino di decantazione.
Le consuete iniziative hanno visto la presenza di una delegazione ungherese. E’ seguito l’incontro ufficiale aperto al pubblico, per sottolineare la vicinanza fra la popolazione di Kolontár e Devecser e i superstiti della Val di Stava, colpiti da identica sciagura, fra il sindaco di Kolontar Károly Tili, il vicesindaco di Devecser László Kovács e il deputato al Parlamento Ungherese József Ékes con la Giunta comunale di Tesero e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stava 1985 Onlus.
La delegazione era presente a Tesero e Stava per ricambiare la visita che il presidente della Fondazione Stava 1985 Onlus Graziano Lucchi ha compiuto nello scorso mese di aprile nei luoghi teatro della catastrofe di Kolontár.
A completamento delle iniziative, in collaborazione con il Coro Genzianella di Tesero, è stato proposto il concerto Requiem K626 di W.A.Mozart presso il Teatro Comunale di Tesero eseguito dal Coro Polifonico Città di Rivarolo Canavese.
Il 2010 ha visto il 25° anniversario della catastrofe. Il programma, articolato su più giorni, ha proposto, al teatro Comunale di Tesero, la prima rappresentazione teatrale “Stava, 19 luglio 1985” su testo di Luisa Pachera, a cura del GAD Città di Trento.
Nel convegno su “Memoria e rinascita” è stato presentato il progetto memoria “Stava 1985” con la sintesi in video della raccolta di videotestimonianze ed il libro “Stava/Tesero – La ricostruzione e la memoria – 1985-2010”. Sulla copertura del Centro di Documentazione a Stava è stata inaugurata la mostra fotografica su “Memoria e rinascita”
A Cavalese, nella Pieve di S. Maria Assunta, l’Ensemble “Canticum Novum” di Moena e l’Ensemble “Unterberger” della Scuola di musica “Il Pentagramma” ha proposto un Concerto corale-strumentale dedicato alle Vittime della Val di Stava.
Nel 2009 l’anniversario della catastrofe di Stava è stato dedicato alle Vittime dei disastri di Sgorigrad e di Stava, i due più gravi disastri industriali al mondo dovuti al crollo di discariche di miniera.
Al Teatro Comunale di Tesero una serata in memoria delle Vittime di Sgorigrad e di Stava ha visto la partecipazione di una delegazione del Comune bulgaro di Vratza guidata dal sindaco Totyu Mladenov.
Nel corso della serata è stato proiettato il film documentario “La Stava dei Balcani”, realizzato dalla Sede RAI di Trento, e presentato il libro “Stava Sgorigrad. Identiche sciagure”, pubblicato dalla Casa editrice Arca di Lavis. Il film documentario e il libro sono stati realizzati in italiano, inglese e bulgaro in collaborazione con la Fondazione Stava 1985 Onlus. Dopo la proiezione è stata eseguita la sinfonia “Le lacrime di Vratza” di Peter Petrov e Gianluigi Borrelli e messo in scena lo spettacolo musicale “God of the empty Tomb” curato dalla “Scuola Musicale il Pentagramma” di Fiemme e Fassa.
Nel 2008 , nel ventesimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II° a Tesero e a Stava, i familiari delle Vittime organizzati nell’Associazione Sinistrati Val di Stava e la Fondazione Stava 1985 Onlus, assieme all’Amministrazione Comunale e alla Parrocchia di Tesero, hanno deciso di dedicare l’anniversario della catastrofe al ricordo di quella visita, in considerazione dell’alto valore morale e religioso di tale ricorrenza. La Chiesa Parrocchiale di Tesero ha accolto la Corale “Amici della Musica Sacra” di Gorle che ha proposto l’esecuzione di brani di musica sacra nel ricordo dei momenti più significativi della visita del Santo Padre con le immagini della Sede RAI di Trento e le testimonianze di Alberto Folgheraiter e Umberto Folena che furono testimoni diretti di quel momento storico.
Su RAI TRE a diffusione regionale, sono stati trasmessi lo speciale “Un Papa in ginocchio” di Alberto Folgheraiter e il servizio “Due tragedie, un unico dolore” di Tiziana Raffaelli.
Nel 2007 , al teatro comunale di Tesero, il Concerto del coro “Vôs de mont” di Tricesino/Udine, organizzato in collaborazione con il Coro Genzianella di Tesero, ha concluso le consuete celebrazioni della vigilia e del giorno dell’anniversario.
Nel 2006 la serata in memoria delle Vittime della Val di Stava ha visto il “Concerto” per pianoforte ed archi, musiche di W. A. Mozart, eseguito al pianoforte dal maestro Calogero Di Liberto con il supporto degli archi della Scuola di Musica Il Pentagramma di Fiemme e Fassa.
Nel 2005 il ventennale della catastrofe fu dedicato ai soccorritori che furono impegnati nelle operazioni di soccorso e di recupero delle salme e che furono vicini ai familiari con convinta e umana solidarietà. In quell’occasione il sindaco di Tesero ha passato ufficialmente alla Fondazione Stava 1985 Onlus il testimone per le iniziative della memoria di Stava, consegnando solennemente nelle mani del presidente della Fondazione il bassorilievo in legno opera di Felix Deflorian che simboleggia il dolore della Comunità di Tesero.
Il programma del 2005 ha visto la presentazione in teatro del “Requiem per Stava – Riflessioni in musica sulla catastrofe di Stava”, a cura dell’Associazione culturale Rosso&Fermo e, al Palacongressi A. Micheletti di Cavalese, il “Concerto per Stava” eseguito dalla Corale e Strumentale della Banda Sociale di Tesero e Coro.
Nel 2004 , al Teatro Comunale di Tesero la Banda Sociale “Erminio Deflorian” diretta dal Maestro Carlo Deflorian ha eseguito un concerto in onore delle vittime.
La Fondazione Stava 1985 prende in carico l’organizzazione e coordinamento delle iniziative legate all’anniversario a partire dal 2003 con la presentazione, nel Teatro Comunale di Tesero, della breve opera in forma di balletto con voce recitante sul tema “La gioia della vita interrotta dal presagio di una tragedia, che nella sua esplosione coinvolge un’intera comunità, vista attraverso gli occhi dei sopravvissuti”.
La realizzazione è stata curata dal Centro Danza Tesero 2000 con coreografie di Simonetta Andreata e Leila Filippetti e sceneggiatura di Angela Deflorian.
Principali eventi legati all’anniversario nei precedenti anni.
Nel 1995 , nel decimo anniversario della catastrofe, l’Associazione Sinistrati Val di Stava organizzò un convegno su genesi, cause e responsabilità della catastrofe della Val di Stava al quale intervennero fra gli altri come relatori Maurizio Pellegrini, professore ordinario di geologia applicata presso il Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e Carlo Ancona, Giudice Istruttore nel procedimento penale per il disastro della Val di Stava.
La stessa Associazione pose in Val di Stava tre pannelli informatori che spiegano cause e responsabilità della catastrofe e promosse la pubblicazione del libro “Stava perché” basato delle sentenze del procedimento penale e della relazione della Commissione ministeriale d’inchiesta. In quell’occasione TVA, Televisione delle Alpi, realizzò il film documentario “Tesero, luglio 1985“.
Nel 1994 , nono anniversario della catastrofe, venne scoperta nel cimitero delle Vittime della Val di Stava una lapide dedicata alle Vittime del disastro avvenuto il 22 febbraio 1994 nella città mineraria di Virginia in Sud Africa, dove il crollo parziale di una discarica per lo stoccaggio dei residuati della lavorazione dell’oro, del tutto simile alle discariche crollate a Stava, aveva travolto il quartiere periferico di Merriespruit provocando ingenti distruzioni e la morte di 17 persone.
Nel 1989, in occasione dell’anniversario della catastrofe, fu organizzata per la prima volta la serata in memoria delle Vittime della Val di Stava. Da allora, inizialmente dall’Associazione Sinistrati assieme al Comune e alla Parrocchia di Tesero, successivamente, dal 2003, dalla Fondazione Stava 1985 Onlus, ogni anno viene promosso a Tesero un significativo evento culturale.
Nel 1988 vennero scoperti due monumenti dedicati alle Vittime della Val di Stava. Il primo, opera di Felix Deflorian, dono dei “vicini” della Magnifica Comunità di Fiemme, nel cimitero delle Vittime vicino alla chiesa di San Leonardo a Tesero; il secondo, opera di Toni Gros, dono delle popolazioni del Vajont “ai superstiti della Val di Stava affratellati nell’identica sciagura”, nel piazzale antistante la chiesetta della “Palanca” a Stava.
Il Consiglio Comunale di Tesero decise con provvedimento 398/88 che ogni anno il 19 luglio sarebbe stato a Tesero giornata di lutto cittadino.
Il 17 luglio 1988 Papa Giovanni Paolo II visitò i luoghi della catastrofe di Stava, sostò in silenziosa preghiera al cimitero di S.Leonardo e benedisse la lapide in cristallo realizzata dall’Associazione sinistrati Val di Stava che racchiude i nomi delle 268 Vittime e che venne posta poi nella chiesetta della “Palanca” di Stava.
Nel 1986 , primo anniversario della catastrofe, la Parrocchia di Tesero decise di dedicare al suffragio delle Vittime una via Crucis lungo la Val di Stava e una Santa Messa nella chiesa parrocchiale di Tesero.
Ancora era ben impressa nella memoria l’intensa Messa esequiale in suffragio delle Vittime del 21 luglio del precedente anno, celebrata nella parrocchiale di S.Eliseo dall’Arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi e dal Cardinale di Milano Carlo Maria Martini, alla quale aveva presenziato anche l’allora Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga.