Armonie per Tesero e Stava – Il concerto

Armonie per Tesero e Stava – Il concerto

La "Sala Bavarese" del Teatro Comunale di Tesero porta questo nome grazie al fondamentale contributo che, dal quel Land della Germania, arrivò nei mesi successivi al 19 luglio 1985. Sarà la stessa sala ad ospitare il concerto, dal significativo titolo “Armonie per Tesero e Stava” che la Corale Polifonica e Orchestra dell’Università di Trento presenterà domenica sera 2 giugno alle ore 20.30. Tutti i musicisti coinvolti, che a Tesero partecipano ad una due giorni formativa, saranno anche ospiti nella mattinata di domenica al Centro Stava 1985. DOMENICA 2 GIUGNO 2024ore 20.30 – Tesero – Sala Bavarese presso il Teatro Comunale

Giornate FAI di primavera a Tesero e Stava

Tesero e la frazione di Stava saranno fra le mete delle giornate FAI di primavera promosse dal Gruppo FAI Val di Fiemme e Val di Fassa. Il giorno di sabato 23 marzo il programma propone una passeggiata della durata di tutto il giorno: un percorso fra acqua, terra e cielo lungo il Rio Stava prima e verso località Zanòn poi, avrà come mete il Centro Stava 1985 e, al pomeriggio, l'Osservatorio Astronomico di Fiemme. Con l'aiuto di punti informativi il percorso "Dove Stava una valle" ricostruisce la storia delle attività che si svolgevano lungo il corso del torrente in un

38° anniversario

«Nei confronti della naturasiamo sottomessi a leggi non solo biologichema anche morali che non si possonoimpunemente trasgredire»Papa Giovanni Paolo IIin occasione della visitaa Tesero e Stava nel 1988, 35 anni fa Gli eventi e celebrazioni nel 38° anniversario della catastrofe della Val di Stava abbracciano anche le ricorrenze dei 100 anni dal disastro del Gleno del 1° dicembre 1923 e dei 60 anni dal disastro del Vajont del 9 ottobre 1963. Tesero - Sala Mostre “Ex Cassa Rurale” - Piazza C. Battisti "Vajont e Gleno, per non dimenticare…”Mostra fotografica dedicata al 60° anniversario della catastrofe del Vajont (1963-2023) da martedì

Stava: mostra e conferenza su cause e responsabilità

Unitrento Mag - L'informazione dell'Università di Trento - 3 giugno 2023 Fino a mercoledì 7 giugno al Polo di Mesiano (Via Mesiano, 77), davanti ad alcune immagini in mostra, si potrà riflettere su ciò che successe in Val di Stava il 19 luglio 1985, quando il crollo dei bacini di decantazione degli sterili della miniera di fluorite di Prestavèl provocò la morte di 268 persone oltre a ingenti danni ambientali e materiali. Il percorso didattico itinerante, nelle due versioni in lingua italiana e in lingua inglese, è stato realizzato dalla Fondazione Stava 1985 onlus con il patrocinio del Consiglio nazionale

I nuovi percorsi della Val di Stava

Un affascinante viaggio fra terra, acqua e cielo Camminare in Val di Stava non è solamente un modo per attraversare il territorio, ma per farselo raccontare.“Dove Stava una valle” è il percorso che, seguendo il rio Stava, porta all’omonima frazione partendo da Tesero (piazza C. Battisti e ponte “romano”). Tramite alcuni punti informativi, integrati da elementi multimediali consultabili su smartphone, ci parla di una valle perduta dove gli uomini, l’acqua del torrente e la terra avevano trovato un equilibrio poi spezzato il 19 luglio del 1985. Così, risalendo la valle, con il gorgoglio del rio che fa da sottofondo, si

Natale 2022

In foto: presepe in trucioli inserito in ampolla. Archivio Amici del presepio di Tesero 268 morti il 19 luglio 1985 in Val di Stava per una colata di fango dovuta al crollo di una discarica di miniera costruita male e nel posto peggiore dal punto di vista idrogeologico. 160 morti il 5 e il 6 maggio 1990 a Sarno e Quindici per delle colate di fango dovute alla mancata manutenzione dei cosiddetti “regi lagni”, la rete idrografica di canali costruiti in epoca borbonica per irreggimentare le acque e prevenire le inondazioni. 12 morti il 26 novembre 2022 per la colata

Scarti minerari: da rifiuto a risorsa

SAVE THE DATE Fondazione Stava 1985, ISPRA Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, GEAM Associazione Georisorse e Ambiente, ANIM Associazione Nazionale Ingegneri Minerari e AGI Associazione Geotecnica Italiana organizzano un convegno per affrontare gli aspetti economici, normativi, tecnici e scientifici relativi alle discariche di miniera, lanciando la sfida di un cambio di paradigma degli “scarti di miniera da rifiuto a risorsa”. VAI ALLA PAGINA DELL'EVENTO

Ennesimo disastro dovuto al crollo di un bacino di decantazione

Jagersfontein, cittadina mineraria in Sudafrica, è stata travolta domenica 11 settembre 2022 da una colata di fango sprigionatasi a seguito del crollo di un bacino di decantazione a servizio di una miniera di diamanti. Il bilancio provvisorio parla di un morto, quaranta feriti e oltre 100 case distrutte. Un secondo crollo si è verificato nella serata del 27 settembre. Le notizie circa questo secondo crollo sono ancora frammentarie; certo è che la miniera di diamanti era chiusa fin dai primi anni ’70 del secolo scorso e che una nuova società subentrata nella proprietà della miniera e della discarica stava recuperando

37° anniversario

Gli eventi e celebrazioni nella 37a ricorrenza della catastrofe della Val di Stava del 2022, dopo i due anni condizionati dall’emergenza sanitaria, sono espressi in un articolato programma che, non limitandosi al giorno dell’anniversario, prenderà il via già nella prima settimana di luglio per concludersi con un convegno ad inizio ottobre. La comunità toscana di Santa Fiora, con l’omonimo coro dei minatori offre venerdì 8 luglio, al teatro di Tesero, un concerto originale e trascinante che racconta in canti e monologhi la vita grama e faticosa ma anche solidale e gioiosa del minatore. Giovedì 14 luglio la Biblioteca Comunale di Tesero ha presenta

Il sentiero Stava 1985 è stato ripristinato

Il sentiero storico/naturalistico “Stava 1985 – La Montagna delle Scoperte” attraversa Il monte Prestavèl e la val di Stava che furono teatro dell’attività estrattiva della fluorite e ospitarono la discarica di fanghi, residuati della lavorazione mineraria, che crollò il 19 luglio 1985. Il percorso descritto da pannelli informativi posti su totem lignei, raggiunge un punto panoramico dal quale si può vedere il percorso della colata di fango con gli occhi di che la vide quel giorno. Permette di conoscere la vita del bosco, l’attività mineraria e di approfondire il secolare rapporto dell’uomo con la montagna e l’acqua del torrente. Informa,