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Riscatto civile

Riscatto civile

Il vero monumento alle 268 vittime innocenti di Stava è l'impegno silenzioso, costante, tenace che le famiglie sopravvissute hanno sofferto e trasmesso lungo tutti questi anni per mantenere vivo il ricordo dei loro cari e soprattutto perché quelle morti si liberassero dalla loro disperazione, per tradursi in un momento di vero riscatto civile, per far capire che quella di Stava non è stata una fatalità, per gridare la necessità di rapporti nuovi fra gli uomini. La vita deve continuare, ma non a costo di una rimozioneche porterebbe a ripristinare, inavvertitamente ma tangibilmente,le condizioni che hanno reso possibile la valanga di

Presentazione del libro "Stava Perché" al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Memoria attiva

"E' importante mantenere viva la memoria di quanto è accaduto a Stava nel 1985 ed avete fatto bene a costituire la Fondazione Stava 1985 che si pone come compito la memoria, ma in senso attivo, per far sì che venga stimolato il richiamo alla responsabilità di ciascuno di noi.Perché queste disgrazie, il dramma che Stava ha vissuto e gli altri, dipendono essenzialmente dalla superficialità di coloro che hanno responsabilità." "Purtroppo l'inevitabile talora accade.Ma queste non sono cose che rientrano nell'inevitabile.Queste sono tragedie che dovevano essere evitate: non si dovevano creare le condizioni perché potessero accadere.Ci troviamo ripetutamente, nella nostra vita

Percorso didattico itinerante

La Fondazione Stava 1985 offre alle università, alle scuole, agli enti e associazioni culturali la possibilità di ospitare un’esposizione/percorso didattico itinerante che riprende i contenuti del percorso realizzato presso il Centro Stava 1985 e che racconta, con brevi testi e immagini: la storia della miniera e dell’impianto di arricchimento della fluorite di Prestavèl; la costruzione e la crescita dei bacini di decantazione dei fanghi residuati dalla lavorazione della fluorite mediante flottazione; il crollo che il 19 luglio 1985 provocò la morte di 268 persone oltre a ingenti danni materiali e ambientali; le cause e le responsabilità del crollo così come

Incontri, conferenze, dibattiti

La Fondazione Stava 1985 propone alle Associazioni culturali, alle università, alle scuole, alle aziende, agli enti e associazioni culturali, agli enti e istituti di formazione in genere e di formazione aziendale e manageriale in particolare, agli insegnanti e agli studenti degli istituti scolastici secondari e delle università negli indirizzi di studio interessati dalle tematiche legate all’ambiente, all’ingegneria, all’economia e alla giurisprudenza delle conferenze-dibattito che, partendo dalla “lezione di Stava”, si prefiggono lo scopo di stimolare la riflessione sul corretto rapporto con l’ambiente e il territorio, sulla responsabilità civile e d’impresa e sugli aspetti socio-economici ed etico-morali che hanno generato la

Formazione post-universitaria

La Fondazione Stava 1985 promuove iniziative di formazione post-universitaria rivolte agli addetti ai lavori allo scopo di diffondere le conoscenze tecniche relative alla sicurezza dei bacini di decantazione, anche di quelli abbandonati, e rafforzare nei responsabili di queste strutture la consapevolezza delle proprie personali responsabilità. La Fondazione punta a far maturare la cultura di previsione e prevenzione delle condizioni di rischio associate al collasso o all’inefficienza di strutture geotecniche, muovendo dalle indicazioni dell’Unione Europea (Direttiva 2006/21/CE recepita nel 2008 in Italia con il Decreto Legislativo n. 117) che prevedono esplicitamente che “la progettazione, l’ubicazione e la gestione di tali strutture

Formazione per gli istituti scolastici

La Fondazione Stava 1985 offre due distinte proposte, parte di un unico progetto formativo, rivolte alle classi terze delle scuole primarie di secondo grado (terze medie) e agli istituti scolastici secondari e professionali. I momenti formativi possono essere riformulati anche per gruppi fruitori diversi dalle classi scolastiche; in particolare: associazioni culturali e delle categorie professionali, università (negli indirizzi di studio interessati dalle tematiche legate all’ambiente, all’ingegneria, all’economia e alla giurisprudenza), gruppi CAI e SAT, gruppi di Vigili del fuoco e Protezione civile, guide alpine, enti di formazione aziendale e manageriale. La proposta può anche essere sviluppata in modalità di “didattica a

Il crollo della discarica mineraria di Córrego de Feijão – 2019

Il 25 gennaio 2019 Brumadinho, nello Stato di Minas Gerais in Brasile, è crollata una discarica mineraria costituita da più bacini realizzati per la decantazione e lo stoccaggio dei fanghi sterili residuati della lavorazione, con l’aggiunta di acqua, della roccia finemente macinata contenente minerale di ferro estratta dalla vicina miniera Córrego de Feijão. Il crollo di un primo bacino di decantazione ha causato il crollo di altri due bacini di decantazione posti a valle del primo e ha generato una colata di fango che ha investito gli impianti della miniera prima di raggiungere, dopo un percorso di oltre 7 chilometri,

Crolla una discarica di miniera – Una nuova “Stava” in Brasile

In Brasile il crollo di una discarica di miniera provoca una catastrofe del tutto analoga, ma molto più grave per proporzioni e perdita di vite umane, rispetto alla catastrofe avvenuta il 19 luglio 1985 in val di Stava a seguito del crollo della discarica di miniera di Prestavèl. La Fondazione Stava 1985 Onlus e l’Associazione 19 luglio val di Stava esprimono cordoglio per le Vittime e solidarietà per i familiari e le comunità colpite. In Italia sono 650 le strutture di deposito degli sterili minerali con un volume complessivamente stoccato di alcune centinaia di milioni di metri cubi. Lo scorso

Riprendono con l’autunno le giornate formative per le scuole

Numerose le classi di studenti e i gruppi già prenotati per le prossime settimane Sul sentiero "La montagna delle scoperte" sul monte Prestavel riprendono le escursioni all'interno delle giornate formative promosse dalla Fondazione Stava 1985. Agli istituti scolastici viene rivolto un invito a portare a Stava le proprie classi di studenti per una giornata di EDUCAZIONE AMBIENTALE E FORMAZIONE ALLA RESPONSABILITA’ PERSONALE E D’IMPRESA. La visita arriva a coprire un’intera giornata con escursione al mattino e approfondimento presso il Centro di Documentazione nel pomeriggio. Il programma può essere esteso a qualsiasi gruppo organizzato che intenda approfondire le tematiche legate alla

Le lapidi delle Vittime del comune di Tesero sepolte nel cimitero di S.Leonardo

Così, si chiamavano

Si fa presto, oggi, vent'anni dopo, a ridire Stava. Ma ci dovrebbe tremar la voce, a ripetere o riascoltare quel nome. È stata una strage degli innocenti. È stata un'ecatombe di famiglie. Si fa a presto a dire: 268 vittime. Si fa presto a dimenticarle: sono già passati vent'anni. Ma provate a scriverli, 268 nomi, cognomi, età e luoghi di residenza. La mano si stanca, il cuore si commuove a rileggere, soprattutto i più piccoli e i più vecchi, quelli più fragili, meno esperti o troppo stanchi: Lorenzo, 11 anni; Giovanni, 10 anni; Felicita, 83 anni; Alice, 3 anni; Anna,