In teatro: 19 luglio 1985, una tragedia alpina

In teatro: 19 luglio 1985, una tragedia alpina

- ultimo aggiornamento  25 settembre 2020 -  L’apertura della stagione di prosa 2019/2020 del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento ha visto il debutto di “19 LUGLIO 1985. Una tragedia alpina”, spettacolo di OHT Office for a Human Theatre, realtà teatrale trentina. Scritta e diretta dal regista trentino Filippo Andreatta, con il supporto drammaturgico di Marco Bernardi e la musica di Davide Tomat, la rappresentazione sottolinea la capacità della scena di farsi luogo di riflessione dei grandi temi del contemporaneo. A quasi 35 anni di distanza il teatro di OHT porta sul palco una “tragedia alpina” nella quale l’Ensemble

Guestbook

15/07/2022Ho fatto parte delle squadre di soccorso che operarono in quei giorni a Stava. Quel 19 luglio 1985 con 2 squadre di soccorso composte da volontari su 2 ambulanze arrivammo da Firenze. Avevo 18 anni  compiuti da pochi mesi. Fummo allertati dalla centrale di protezione civile ed in tre ore siamo partiti arrivando a Tesero nel tardo pomeriggio. Siamo rimasti a Tesero una settimana trasportando molte volte poveri resti che venivano di volta in volta rinvenuti, all’ospedale di Cavalese. Tanti ricordi, tante le immagini che mi sono rimaste impresse. Ricordo che una signora anziana facendo un percorso nel bosco venne

Anniversario in forma minore ma con una partecipazione estremamente ampia

Pur in forma minore, nel rispetto delle norme emanate al fine di contenere il rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2, la celebrazione del trentacinquesimo anniversario della catastrofe ha visto, grazie alla diretta televisiva curata dalla Provincia Autonoma di Trento, una partecipazione estremamente ampia, che è andata ben oltre i confini della provincia. L’unico momento per celebrare l’anniversario è stata la Santa Messa in suffragio delle Vittime che è stata celebrata domenica 19 luglio alle 10 sul cimitero monumentale delle Vittime ed è stata presieduta dall’Arcivescovo di Trento Monsignor Lauro Tisi. Il rito religioso è stato trasmesso in diretta televisiva e

Il Centro Stava 1985 è dotato del sensore Fybra

Il Centro Stava 1985 è stato dotato del sensore Fybra che rileva la qualità dell’aria negli ambienti chiusi messo a punto dalla start-up FBP Future is a Better Place. FBP, che si è aggiudicata la quinta edizione del Klimahouse Future Hub Award 2020 e il premio speciale dell’Agenzia CasaClima 2020, ha concesso infatti in uso gratuito alla Fondazione Stava 1985 il sensore che rileva la quantità sia di CO2 che di aerosol nella sala proiezione e avvisa, grazie ad un algoritmo basato sulla intelligenza artificiale, quando si rende necessario il ricambio dell’aria nel locale. Presentazione Fybra Aziende Presentazione Fybra Scuole

Il programma del 35° anniversario

La celebrazione del trentacinquesimo anniversario della catastrofe della val di Stava avverrà in forma minore nel rispetto delle norme emanate al fine di contenere il rischio di trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2. Non si svolgerà come negli anni passati la tradizionale Via Crucis lungo la val di Stava, né si terrà il concerto in memoria delle Vittime che sarebbe stato eseguito quest’anno dal coro della SAT. L’unico momento per celebrare l’anniversario sarà la Santa Messa in suffragio delle Vittime che si terrà domenica 19 luglio alle 10 sul cimitero monumentale delle Vittime vicino alla Chiesa di San Leonardo a Tesero

Minerale della miniera di Prestavèl

Un film documentario sul canale televisivo History lab

Il 19 luglio 1985 in val di Stava è crollata una discarica di rifiuti dell’attività mineraria composta di due bacini sovrapposti l’uno all’altro, realizzati e accresciuti nell’arco di oltre 20 anni per decantare, consolidare e stoccare i fanghi sterili residuati dall’arricchimento mediante flottazione della fluorite estratta dalla vicina miniera di Prestavèl e da altre miniere di fluorite del Trentino, dell’Alto Adige e della Lombardia. Erano le 12.22’55” allorché cedette l’argine del bacino di monte che crollò sul bacino di valle facendolo a sua volta crollare. La colata di fango sprigionatasi dal crollo dei due bacini scese a valle alla velocità

Il progetto biennale di formazione per operatori

- Ultimo aggiornamento 25 luglio 2020 - Il Piano Giovani di Zona, promosso dalla Comunità Territoriale della Valle di Fiemme e dalla Provincia Autonoma di Trento - Politiche giovanili, stimola il confronto fra scuola, modo giovanile, realtà culturali e aziende del territorio su tematiche quali la cittadinanza attiva, il rapporto scuola-lavoro, le problematiche sociali. La Fondazione Stava 1985 ha aderito al Piano Giovani 2007 ed a quello dell'anno successivo curando la formazione di giovani operatori didattici. La formazione era finalizzata a fornire ai ragazzi - di età fra i 15 e i 19 anni - competenze sufficienti per poter gestire

Il Centro Stava 1985

Centro Stava 1985 pronto per l’apertura estiva

Il Centro Stava 1985 è pronto per l’apertura estiva nel rispetto del protocollo di sicurezza per le attività museali emanato dal Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Provincia autonoma di Trento. Il Centro sarà aperto al pubblico tutti i giorni dal 22 giugno al 6 settembre con orario dalle 15 alle 18. Al Centro potranno accedere al massimo 30 persone contemporaneamente: 15 persone saranno ammesse nella sala proiezione e altrettante nell’area del percorso didattico. Ogni visitatore dovrà disinfettare le mani sia all’entrata che all’uscita dal Centro. Durante tutto il periodo di permanenza al

Norme per la visita al Centro Stava 1985

nel rispetto del protocollo di sicurezza per le attività museali emanato dal Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro della Provincia autonoma di Trento Il Centro Stava 1985 e la mostra "Dove Stava una valle", negli orari di apertura al pubblico, sono accessibili per chi è possessore di Green-pass in corso di validità. I visitatori vengono ammessi, nelle aree al chiuso del Centro, in gruppi di 20 persone al massimo ogni 30 minuti. L’edificio che ospita il Centro dispone di una porta d’ingresso e di una porta d’uscita. All’ingresso i visitatori sono tenuti a disinfettare

La miniera

La prima testimonianza scritta circa l'attività mineraria sul monte Prestavel risale al 1528: in un verbale redatto da un incaricato del Principe Vescovo di Trento si legge che vi sono delle miniere d'argento "su un certo monte nel territorio di Varena, verso la Val Scura". Dal verbale emerge che l'attività mineraria, che senz'altro in antico era stata intensa, nella prima metà del Cinquecento era pressoché inesistente, specie se confrontata con quella allora importantissima del Primiero. La miniera di Prestavel venne sfruttata industrialmente a partire dal 1934. La concessione fu rilasciata per la durata di 50 anni alla "Società Atesina per