Percorso didattico itinerante

Percorso didattico itinerante

La Fondazione Stava 1985 offre alle università, alle scuole, agli enti e associazioni culturali la possibilità di ospitare un’esposizione/percorso didattico itinerante che riprende i contenuti del percorso realizzato presso il Centro Stava 1985 e che racconta, con brevi testi e immagini: la storia della miniera e dell’impianto di arricchimento della fluorite di Prestavèl; la costruzione e la crescita dei bacini di decantazione dei fanghi residuati dalla lavorazione della fluorite mediante flottazione; il crollo che il 19 luglio 1985 provocò la morte di 268 persone oltre a ingenti danni materiali e ambientali; le cause e le responsabilità del crollo così come

Incontri, conferenze, dibattiti

La Fondazione Stava 1985 propone alle Associazioni culturali, alle università, alle scuole, alle aziende, agli enti e associazioni culturali, agli enti e istituti di formazione in genere e di formazione aziendale e manageriale in particolare, agli insegnanti e agli studenti degli istituti scolastici secondari e delle università negli indirizzi di studio interessati dalle tematiche legate all’ambiente, all’ingegneria, all’economia e alla giurisprudenza delle conferenze-dibattito che, partendo dalla “lezione di Stava”, si prefiggono lo scopo di stimolare la riflessione sul corretto rapporto con l’ambiente e il territorio, sulla responsabilità civile e d’impresa e sugli aspetti socio-economici ed etico-morali che hanno generato la

Formazione per gli istituti scolastici

La Fondazione Stava 1985 offre due distinte proposte, parte di un unico progetto formativo, rivolte alle classi terze delle scuole primarie di secondo grado (terze medie) e agli istituti scolastici secondari e professionali. I momenti formativi possono essere riformulati anche per gruppi fruitori diversi dalle classi scolastiche; in particolare: associazioni culturali e delle categorie professionali, università (negli indirizzi di studio interessati dalle tematiche legate all’ambiente, all’ingegneria, all’economia e alla giurisprudenza), gruppi CAI e SAT, gruppi di Vigili del fuoco e Protezione civile, guide alpine, enti di formazione aziendale e manageriale. La proposta può anche essere sviluppata in modalità di “didattica a

Il crollo della discarica mineraria di Córrego de Feijão – 2019

Il 25 gennaio 2019 Brumadinho, nello Stato di Minas Gerais in Brasile, è crollata una discarica mineraria costituita da più bacini realizzati per la decantazione e lo stoccaggio dei fanghi sterili residuati della lavorazione, con l’aggiunta di acqua, della roccia finemente macinata contenente minerale di ferro estratta dalla vicina miniera Córrego de Feijão. Il crollo di un primo bacino di decantazione ha causato il crollo di altri due bacini di decantazione posti a valle del primo e ha generato una colata di fango che ha investito gli impianti della miniera prima di raggiungere, dopo un percorso di oltre 7 chilometri,

Crolla una discarica di miniera – Una nuova “Stava” in Brasile

In Brasile il crollo di una discarica di miniera provoca una catastrofe del tutto analoga, ma molto più grave per proporzioni e perdita di vite umane, rispetto alla catastrofe avvenuta il 19 luglio 1985 in val di Stava a seguito del crollo della discarica di miniera di Prestavèl. La Fondazione Stava 1985 Onlus e l’Associazione 19 luglio val di Stava esprimono cordoglio per le Vittime e solidarietà per i familiari e le comunità colpite. In Italia sono 650 le strutture di deposito degli sterili minerali con un volume complessivamente stoccato di alcune centinaia di milioni di metri cubi. Lo scorso

Riprendono con l’autunno le giornate formative per le scuole

Numerose le classi di studenti e i gruppi già prenotati per le prossime settimane Sul sentiero "La montagna delle scoperte" sul monte Prestavel riprendono le escursioni all'interno delle giornate formative promosse dalla Fondazione Stava 1985. Agli istituti scolastici viene rivolto un invito a portare a Stava le proprie classi di studenti per una giornata di EDUCAZIONE AMBIENTALE E FORMAZIONE ALLA RESPONSABILITA’ PERSONALE E D’IMPRESA. La visita arriva a coprire un’intera giornata con escursione al mattino e approfondimento presso il Centro di Documentazione nel pomeriggio. Il programma può essere esteso a qualsiasi gruppo organizzato che intenda approfondire le tematiche legate alla

Presentazione del libro "Stava Perché" al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

L’impegno dei familiari

Associazione 19 luglio val di Stava All’indomani della catastrofe i familiari delle Vittime e quanti hanno subito danni materiali in conseguenza della catastrofe di Stava costituirono l’Associazione Sinistrati Val di Stava. L’Associazione ha svolto un ruolo importante nella stesura di testi di legge dello Stato italiano e della Provincia Autonoma di Trento con i quali si sono previste agevolazioni fiscali e provvidenze economiche in favore dei superstiti e per la ricostruzione delle aziende e del patrimonio abitativo distrutto. L’Associazione ha sostenuto le tesi di oltre 180 parti civili nel corso delle varie fasi del procedimento penale, avvalendosi di un collegio

La visita del Papa

Già in occasione dell’Angelus di domenica 21 luglio 1985 il Santo Padre Papa Giovanni Paolo II si strinse nel dolore alla comunità di Tesero, ai superstiti e ai familiari e pregò per le Vittime innocenti della catastrofe di Stava. Due anni dopo, il 12 luglio 1987, il Papa pregò sul cimitero di Fortogna, dove riposano le Vittime del disastro del Vajont, e ricordò con particolare commozione anche la tragedia di Stava. [caption id="attachment_1600" align="alignright" width="400"] Lunghi minuti aggrappato alla Croce.[/caption] “Alla cara popolazione di Stava – disse in quell’occasione il Santo Padre – rinnovo l’espressione della mia solidarietà spirituale, assicurando

La ricostruzione

L’area interessata dalla colata di fango fu bonificata immediatamente dopo il crollo, mentre l’area che ospitava i bacini di decantazione fu bonificata tre anni dopo. Il Governo, con decreto legge 24 settembre 1985 n. 480 convertito nella legge 662 del 21 novembre 1985, stanziò 30 miliardi di Lire per la ricostruzione. I fondi vennero erogati con la legge provinciale della Provincia Autonoma di Trento n. 10 del 1° aprile 1986. I fondi furono erogati ai proprietari ed agli eredi dei proprietari delle aziende e degli immobili distrutti a titolo di anticipazione sul risarcimento del danno patrimoniale e l’Ente pubblico subentrò

"Esistevano tutti gli elementi che avrebbero dovuto indurre a non utilizzare l'area prescelta."

La causa

La causa del crollo La causa del crollo è stata individuata nella cronica instabilità di entrambi i bacini di decantazione, in particolare di quello superiore, che non possedevano coefficienti di sicurezza minimi necessari a evitare il franamento. Le cause dell’instabilità sono state individuate in particolare: nel fatto che i limi depositati non erano consolidati a causa della natura acquitrinosa del terreno su cui sorgeva la discarica che non consentiva la decantazione dei fanghi, dell’errata costruzione dell’argine del bacino superiore che non consentiva un adeguato drenaggio al piede, della costruzione del bacino superiore a monte e a ridosso del bacino inferiore: