La montagna delle scoperte

La montagna delle scoperte

Il libro riporta in italiano, inglese e tedesco i testi del sentiero storico-naturalistico Stava 1985 sul monte Prestavèl. Il sentiero è stato progettato da Sergio Camin, con la collaborazione di Marcello Mazzucchi per i contenuti naturalistici e di Italo Giordani per le note storiche. La parte dedicata all’attività mineraria e alla catastrofe del 19 luglio 1985 è stata curata da Graziano Lucchi. Il libro è stato pubblicato dall’Azienda di Promozione Turistica della Valle di Fiemme. Ordina

Il cofanetto

La Fondazione Stava 1985 ha realizzato un cofanetto completo di una copia del film “Stava 19 luglio” su DVD e di una copia del libro “Stava 1985 Una documentazione”.Con il cofanetto, che viene venduto al prezzo di 50 Euro, la Fondazione intende offrire un’informazione completa sui fatti che portarono al disastro del 19 luglio 1985 e garantire nel contempo il finanziamento della propria attività istituzionale. Il film "Stava 19 luglio" può essere acquistato anche separatamente dal cofanetto. Il cortometraggio, Realizzato da Gabriele Cipollitti, regista Rai, già collaboratore di Piero Angela per “Superquark” e gli “Speciali di Superquark” e di Alberto

Stava 1985 una documentazione

La ricostruzione completa della catastrofe della val di Stava Il libro “Stava 1985 Una documentazione” (96 pagine, 56 illustrazioni, edito da Curcu&Genovese di Trento) è strutturato sulla base delle stesse sezioni e schede del percorso didattico del Centro Stava 1985. Il libro consente al lettore di percorrere in modo virtuale il percorso didattico del Centro Stava 1985 e fornisce anche numerose ulteriori informazioni che permettono di approfondire gli argomenti esposti nelle singole schede. I testi sono di Graziano Lucchi, Italo Giordani, Giuseppe Salghetti Drioli e Giovanni Tosatti. Il libro è pubblicato con il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche Gruppo

Stava perché

Il libro, curato da Graziano Lucchi, spiega la genesi, le cause e le responsabilità della catastrofe della val di Stava sulla base delle sentenze del procedimento penale e della relazione della Commissione tecnica d’inchiesta nominata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il libro (254 pagine e 170 illustrazioni, edito da Curcu & Genovese di Trento – ISBN 88-87534-37-3) dedica anche un’appendice ai racconti e alle riflessioni di testimoni illustri delle vicende di Stava. Del libro sono state pubblicate la seconda e la terza edizione introdotte da una breve testimonianza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ordina

Bibliografia

(La bibliografia è redatta in lingua inglese) General bibliography on the Stava disaster, 1985(updating: 11th July 2020) ALEXANDER D.E. (1986) – Northern Italian dam failure and mudflow, July 1985. “Disasters”, Vol. 10, no. 1, pp. 3-7, The International Journal of Disaster Studies and Practice, Foxcombe Publications, London. Also in: G. Tosatti (ed.) “A Review of the Scientific Contributions on the Stava Valley Disaster (Eastern Italian Alps), 19th July 1985”, Special Volume of the GNDCI-CNR, pp. 5-11, 2003, Pitagora Ed., Bologna. AZAM S. & LI Q. (2010) – Tailings Dam Failures: A Review of the Last One Hundred Years. Geotechnical News,

Albo d’onore

[vc_row][vc_column][vc_column_text]All’Albo d’Onore dei Soci Onorari della Fondazione Stava 1985 Onlus vengono iscritti, previa deliberazione del Consiglio di Amministrazione, quanti hanno acquisito meriti particolari nel sostenere l’attività della Fondazione con il loro impegno professionale reso a titolo gratuito o un apporto finanziario non inferiore a 3.000 Euro. Vengono iscritti all’Albo dei Soci Sostenitori quanti sostengono l'attività della Fondazione con contributi di importo non inferiore a 500 Euro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion][vc_tta_section i_icon_fontawesome="fa fa-leaf" add_icon="true" title="SOCI ONORARI PER MERITI PROFESSIONALI" tab_id="1588080253727-f69195a2-c8dc"][vc_column_text]Prof. Giovanni Tosatti Già docente di geologia applicata all’ingegneria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, è consulente scientifico della Fondazione nel campo della geologia tecnica.

Un anno impegnativo per la Fondazione Stava 1985

Memoria, informazione, formazione e divulgazione scientifica i capisaldi dell’attività svolta nel 2018  La recente riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stava 1985 Onlus è servita per fare il bilancio dell’attività svolta nel corso dell’anno 2018. Visitato da oltre 6.200 persone, 1.300 delle quali organizzate in gruppi provenienti da Scuole, Istituzioni e Università, il Centro di Documentazione di Stava è il luogo principale della memoria e dell’informazione. Ma oltre a offrire informazione a Stava e sul Sentiero della Memoria sul Monte Prestavèl, la Fondazione è intervenuta con propri relatori presso attività formative, conferenze, convegni con approfondimenti che, muovendo dall’esperienza di

L’impegno del Comune di Tesero

Lo Statuto Comunale del Comune di Tesero così recita fra i principi ispiratori: “il Comune promuove il ricordo della tragedia di Stava quale occasione solenne con cui la Comunità di Tesero, commemorando il lutto che la colpi nel 1985, testimonia la consapevolezza della necessità di un uso responsabile e sostenibile del territorio, delle risorse naturali e dell’ambiente. A tal fine il Comune promuove e partecipa a incontri, scambi culturali e collaborazioni con altre comunità colpite da simili tragedie”. Il Comune di Tesero è socio fondatore della Fondazione Stava 1985 e ne sostiene l’attività in maniera determinante. Il Comune ha aderito

Riscatto civile

Il vero monumento alle 268 vittime innocenti di Stava è l'impegno silenzioso, costante, tenace che le famiglie sopravvissute hanno sofferto e trasmesso lungo tutti questi anni per mantenere vivo il ricordo dei loro cari e soprattutto perché quelle morti si liberassero dalla loro disperazione, per tradursi in un momento di vero riscatto civile, per far capire che quella di Stava non è stata una fatalità, per gridare la necessità di rapporti nuovi fra gli uomini. La vita deve continuare, ma non a costo di una rimozioneche porterebbe a ripristinare, inavvertitamente ma tangibilmente,le condizioni che hanno reso possibile la valanga di