11. Francesco Dellagiacoma (1990)

11. Francesco Dellagiacoma (1990)

La colata detritica di origine artificiale del 19 luglio 1985 nel Rio Stava (Trentino). Quaderni di Idronomia, Boll. Uff. dell'A.I.D.I., n. 10, pp. 61-70, Padova. © Quaderni di Idronomia, Legnaro (Padova), Italy Riassunto Vengono riassunti i dati salienti della tragedia di Stava, dove nel 1985 il crollo di un bacino minerario innescò una colata detritica che distrusse completamente la frazione di Stava, che si trovava a circa 500 m a valle dei bacini, e tutti gli edifici di Tesero che si trovavano lungo il corso del Rio Stava. Vengono riportati i dati contenuti nelle relazioni delle Commissioni Tecniche statale e

10. Robert E. Gibson (1989)

LA DISTRIBUZIONE DELLA PRESSIONE INTERSTIZIALE IN UN BACINO DI DECANTAZIONE PER STERILI DI MINIERA DURANTE E DOPO LA SUA COSTRUZIONE, IN RELAZIONE AL CROLLO DEI RILEVATI ARGINALI DI STAVA, PRESSO TESERO (TRENTO) IL 19 LUGLIO 1985 [traduzione del testo originale inglese a cura del Redattore] Robert E. Gibson, D. Sc. (Eng.), F. Eng., F.I.C.E.Consulting Engineer, Emeritus Professor of Engineering Science, Imperial College of Science, Technology and Medicine, University of London, London SW7 2BU, England, U.K. - 1989 Riassunto Questa relazione analizza la distribuzione della pressione interstiziale in un bacino di decantazione per sterili alla luce della teoria della consolidazione. Viene

9. G. Del Pero & A.M. Tonelli (1989)

Utilizzo di immagini telerilevate per la tutela della pubblica incolumità e la conservazione del territorio in zone di impianti di ritenuta idrica. L'analisi retroattiva del caso di Val di Stava. Atti Conv. Naz. "Telerilevamento per la gestione del suolo e delle acque", Firenze 9-10 ottobre 1986, pp. 131-143, CNR-IROE, Firenze. © C.N.R. - I.R.O.E., Firenze, Italy Riassunto La ancora recente tragedia di Val di Stava e la susseguente sensibilizzazione nei confronti dei controlli da imporre nella fase di progettazione e di gestione di impianti idrici di ritenuta, ha richiamato l'attenzione sulla ricerca di metodi scientifici oggettivi per la definizione di

8. Francesco Campanella, Mario Govi, Ugo Maione, Gianmarco Margaritora & Antonio Praturlon (1989)

Dalla relazione della Commissione tecnico-amministrativa di inchiesta nominata dal Consiglio dei Ministri. In: F. Calvino (a cura di) "La strage di Stava negli interventi della parte civile alternativa. Un processo alla speculazione industriale", edizione a cura del Collegio di difesa di parte civile alternativa, Appendice I, pp. 179-191, Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento). © Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento), Italy Riassunto Gli Autori pongono innanzitutto in evidenza che la semplice osservazione della morfologia della località su cui sorgevano i bacini di decantazione della miniera di Prestavel avrebbe dovuto sconsigliare la loro costruzione in quel particolare sito. Tuttavia, a causa della scarsa considerazione

7. Sandro Nosengo & Giovanni Bassi (1989)

Considerazioni tecniche dopo il processo di primo grado. In: F. Calvino (a cura di) "La strage di Stava negli interventi della parte civile alternativa. Un processo alla speculazione industriale", edizione a cura del Collegio di difesa di parte civile alternativa, pp. 29-47, Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento). © Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento), Italy Riassunto Il presente articolo espone in prima analisi le motivazioni di natura prettamente speculativa che hanno determinato la scelta del sito per la costruzione degli invasi di decantazione dei fanghi provenienti dalla flottazione della fluorite della miniera di Prestavel (Provincia di Trento). Gli Autori sottolineano come le premesse

6. Floriano Calvino (1989)

La perizia di parte civile. In: F. Calvino (a cura di) "La strage di Stava negli interventi della parte civile alternativa. Un processo alla speculazione industriale", edizione a cura del Collegio di difesa di parte civile alternativa, pp. 15-27, Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento). © Tipografia Rotaltype, Mezzocorona (Trento), Italy Riassunto L'articolo individua i responsabili del disastro minerario di Stava, in Provincia di Trento, che il 19 luglio del 1985 causò la morte di 268 persone e ingentissimi danni economici a tutta la vallata. L'Autore sottolinea, in particolare, come le corrette norme di costruzione nel 1961 del primo e nel 1969

5. Giorgio Berti , Floriano Villa, Daria Dovera, Rinaldo Genevois & Josef Brauns (1988)

The disaster of Stava, northern Italy. "Hydraulic Fill Structures", Proc. Am. Soc. Civ. Engrs, Geotech. Engng Div., Speciality Conf., pp. 492-510, Fort Collins, Colorado. © ASCE, American Society of Civil Engineers New York, U.S.A. "Il disastro di Stava in Italia settentrionale" Riassunto Nel luglio 1985 si verificò il crollo di due bacini di decantazione per sterili di miniera a Stava, in Italia settentrionale. L'articolo descrive le condizioni geologiche e geotecniche dell'area di studio e tratta dei particolari metodi di accrescimento e di gestione dei bacini nel corso della loro attività. [traduzione a cura del Redattore]

4. Giorgio Berti, Josef Brauns, Daria Dovera, Rinaldo Genevois & Floriano Villa (1987)

Il crollo dei bacini di Stava nel Trentino: esame delle cause e proposte metodologiche di prevenzione. "Terra", n. 4, pp. 5-9, Pàtron Editore, Bologna. © Pàtron Editore Bologna, Italy Riassunto Il crollo dei bacini di decantazione della miniera di fluorite di Prestavel, presso Stava di Tesero (Trentino) il 19 luglio 1985, causò danni ingentissimi lungo tutta la vallata e la morte di 269 persone, delle quali 23 risultarono disperse e 47 non poterono essere identificate[1]. Fra le tecniche costruttive utilizzate per l'accrescimento dei rilevati arginali che sostengono i bacini di decantazione, a Prestavel venne prevalentemente impiegato il metodo "a monte",

3. Yoshio Muramoto, Takao Uno & Tamotsu Takahashi (1986)

Investigation on the collapse of the tailings dam at Stava in northern Italy. Annuals, Disas. Prev. Res. Inst., Kyoto Univ., no. 29 A, pp. 19-52, Kyoto. © Disaster Prevention Research Institute Kyoto, Japan "Indagini sul collasso dei rilevati arginali di Stava (Italia settentrionale)" Riassunto Il 19 luglio 1985 i rilevati arginali di due bacini di decantazione per sterili di una miniera di fluorite crollarono a monte del villaggio di Stava di Tesero, in Provincia di Trento. Il crollo rilasciò un quantitativo enorme di fango che distrusse 47 edifici e causò la morte di 268 persone. Nelle indagini sul terreno compiute

2. David E. Alexander (1986)

Northern Italian dam failure and mudflow, July 1985. "Disasters", Vol. 10, no. 1, pp. 3-7, The International Journal of Disaster Studies and Practice, Foxcombe Publications, London. © Blackwell Publishing Ltd.Oxford, U.K. "Il crollo dei rilevati arginali e la colata di fango del luglio 1985 in Italia settentrionale" Riassunto Il 19 luglio 1985 si verificò il più grave disastro idraulico-ingegneristico che mai abbia colpito l'Italia dopo la tracimazione dall'invaso della diga del Vajont nel 1963. Il crollo dei rilevati arginali dei bacini di decantazione per sterili di miniera della Val di Stava in Trentino, e la conseguente colata di fango, determinò