Un film documentario sul canale televisivo History lab
Il 19 luglio 1985 in val di Stava è crollata una discarica di rifiuti dell’attività mineraria composta di due bacini sovrapposti l’uno all’altro, realizzati e accresciuti nell’arco di oltre 20 anni per decantare, consolidare e stoccare i fanghi sterili residuati dall’arricchimento mediante flottazione della fluorite estratta dalla vicina miniera di Prestavèl e da altre miniere di fluorite del Trentino, dell’Alto Adige e della Lombardia.
Erano le 12.22’55” allorché cedette l’argine del bacino di monte che crollò sul bacino di valle facendolo a sua volta crollare. La colata di fango sprigionatasi dal crollo dei due bacini scese a valle alla velocità di quasi 90 chilometri orari e rase al suolo l’abitato di Stava e la via Mulini a Tesero.
Lungo il suo percorso, la colata di fango provocò la morte di 268 uomini, donne, ragazzi e bambini, il ferimento di altre 20 persone, la distruzione completa di 3 alberghi, di 53 case d’abitazione e di 6 capannoni; 8 ponti furono demoliti e 9 edifici gravemente danneggiati.
Da cosa erano composti e come erano stati prodotti i fanghi sterili che nell’arco di oltre 20 anni erano stati depositati a decantare nei due bacini di cui era composta la discarica? E come erano stati costruiti e innalzati gli argini dei bacini?
Lo spiega il documentario “Le vie di Stava”, che sarà trasmesso su History Lab, il canale televisivo della Fondazione Museo storico del Trentino (canale 602 del digitale terrestre e in streaming su hl.museostorico.it) sabato 18 luglio alle ore 11 e domenica 19 luglio, anniversario della catastrofe, alle 10, alle 15 e alle 20.30. Il film documentario è disponibile anche nella sezione “Didattica e media – Archivio multimediale” del sito della Fondazione Stava 1985.