Il disastro della Val Martello – 1987
Nella seconda metà del mese di agosto 1987 forti piogge e nubifragi interessarono la Val Venosta in Alto Adige, facendo salire oltre i limiti di sicurezza il livello delle acque del bacino idroelettrico a monte della diga di Gioveretto nell’alta Val Martello, valle laterale della Val Venosta.
Nei mesi precedenti i responsabili dell’impianto avevano provveduto al riempimento del bacino al fine di disporre della massima disponibilità di acqua per la produzione di energia elettrica nel corso dell’autunno e dell’inverno successivi. Già prima delle precipitazioni il livello del bacino si trovava quindi attorno alla quota massima.
Nella notte del 24 agosto 1987, per evitare il rischio di tracimazione della diga, il responsabile dell’impianto decideva l’apertura della paratia di fondo. Le autorità locali ordinavano l’evacuazione della popolazione.
La massa d’acqua rilasciata con l’apertura della paratia di fondo (350 metri cubi d’acqua al secondo) provocò ingenti danni lungo l’intera Val Martello fino alla confluenza con il fiume Adige, dove venne allagata la zona industriale di Laces.
Il procedimento penale si concluse con la condanna per il reato di disastro colposo del preposto alla diga di Gioveretto. Il danno, per l’importo complessivo di 24 milioni di Euro, fu risarcito nel 2003 con un accordo transattivo dalla Società Edison.
Foto Archivio Stava 1985