13. Josef Brauns (1992)
Anmerkungen zum Bruch der Sedimentationsbecken von Stava, Oberitalien. 9. Deutsches Talsperrensymposium, Workshop 1: Sedimentationsanlagen, Heft 5, pp. 17-29, Dresden.
© 9. Deutsches Talsperrensymposium, Dresden, Germany
“Osservazioni sul crollo dei bacini di decantazione di Stava (Trentino)”
Riassunto
Questa nota tratta dei fattori che hanno condotto al tragico evento del cedimento catastrofico di due invasi di decantazione per miniera a Stava (Trentino), il 19 luglio 1985. Vengono discussi in particolare l’accrescimento degli invasi nel tempo e la complessa situazione geologica, geotecnica ed idrogeologica dell’area di studio.
Nonostante la scarsità delle informazioni relative alle caratteristiche fisiche delle strutture arginali antecedentemente al crollo – considerando che le parti più critiche che le costituivano andarono completamente distrutte in seguito al collasso – si cerca in questa nota di individuare le vere cause di tale disastro e le responsabilità che lo sottendono.
Come riferito nell’articolo scritto da un gruppo di esperti (Berti et al., 1988, e in questo volume), dei quali ha fatto parte lo scrivente, l’innalzamento del tetto della falda, causato da intense precipitazioni nei mesi precedenti il crollo, combinato al rapido riempimento dell’invaso con sterili allo stato fluido, ha probabilmente costituito la causa scatenante che ha portato al collasso dei bacini. Per avere prove certe su questa o qualsiasi altra causa, sarebbe stato necessario disporre di un minimo di monitoraggio. Tuttavia, durante l’intero periodo di attività di questi invasi non venne mai esercitato alcun tipo di controllo.